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Detrazione spese funebri 2023. Come funziona e a chi spetta

Il decesso di un parente comporta anche dover affrontare una spesa spesso non prevista e dall’importo importante. Per questo motivo è prevista la possibilità di avere delle agevolazioni fiscali con la detrazione di tali spese in fase di dichiarazione dei redditi.

Cosa si intende per spese funebri detraibili

La detrazione delle spese funebri è un rimborso IRPEF del 19% legate al decesso di una persona cara. Tali spese devono essere dichiarate al momento della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o modello Redditi PF.

Essa può essere richiesta da tutte le persone che hanno sostenuto le spese funebri, al di là della parentela con il defunto. Nel 2016 con la Legge di stabilità è infatti venuto meno il vincolo di parentela (prima per accedere alla detrazione si doveva essere coniuge, figlio o discendente, genitore o ascendente, fratello o sorella, suocero, nuora o genero).

Come funziona la detrazione sulle spese funebri

Affinché si possa accedere alla detrazione sulle spese funebri queste devono essere effettuate con mezzi di pagamento tracciabili (bonifici postali o bancari; carte di debito, di credito o prepagate; assegni bancari e circolari). Qualora alla spesa partecipino più persone, inoltre, la fattura deve riportare la ripartizione della spesa, con tutti i nominativi, e la detrazione viene suddivisa pro quota.

La detrazione delle spese funebri rispetta il principio di cassa. Esse, quindi, vanno portate in detrazione per l’anno in cui sono state effettivamente sostenute e non per l’anno in cui è avvenuto il funerale (ad esempio funerale eseguito a fine dicembre e pagato l’anno successivo).

L’importo massimo che si può detrarre

La detrazione per le spese funebri è pari al 19% della spesa sostenuta sino a un massimo speso di 1.550 euro a defunto. Questo vale anche quando siano più individui a sostenerle. Invece, nel caso in cui in un anno una persona si trovi costretta ad affrontare spese funebri per più decessi allora il 19% viene calcolato sulla somma della cifra massima prevista per ogni evento (se i morti sono due il massimo è di 3.100 euro, se sono 3 è di 4.650 euro). È possibile chiedere la detrazione anche se le spese sono state sostenute all’estero, ma in questo caso accanto alla documentazione originale (fattura delle onoranze funebri, fattura per gli annunci funebri, ricevuta del pagamento effettuato al Comune per i diritti cimiteriali, fattura del fiorista) si deve avere anche la sua traduzione italiana.

Si può chiedere la detrazione per le spese che riguardano:

  • l’acquisto della bara e di altri articoli funebri;
  • le spese di trasporto del defunto al cimitero;
  • le spese di sepoltura;
  • i necrologi e allestimenti floreali;
  • le spese per le pratiche amministrative.

Come ottenere la detrazione

La detrazione delle spese funebri si ottiene semplicemente presentando la dichiarazione dei redditi e inserendo negli appositi spazi le spese detraibili legate a un funerale. Dichiarazione dei redditi che può essere presentata online in autonomia, tramite un consulente fiscale o tramite un CAF. In caso di decesso rivolgiti a Casci Ceccacci onoranze funebri. Ci trovi a Ostra (AN), in via San Francesco. Ci puoi contattare h24 ai numeri 334.3970847, 338.9522708 o 071.7980575 oppure via mail all’indirizzo info@casciceccacci.it.

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