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Cosa bisogna sapere sull’affidamento delle ceneri

Se il defunto ha espresso la volontà di essere cremato si presentano poi diverse possibilità per la conservazione delle ceneri. Tra queste vi è anche l’affido familiare delle ceneri. Ma come funziona?

Cos’è l’affido familiare delle ceneri

La legge prevede la possibilità che a conservare l’urna cineraria sia un familiare del defunto. Questa opzione si affianca a quella della tumulazione e della inumazione. Affinché questa sia possibile, però, ci deve essere stata una chiara dichiarazione di volontà in tal senso da parte del defunto.

Essa deve essere autorizzata dal Comune di residenza dell’affidatario e devono essere rispettate delle regole, tra cui il sigillo obbligatorio dell’urna e i dati anagrafici del defunto riportati su di essa. Inoltre, le ceneri devono essere conservate in un posto dove non possano essere profanate e non possono essere spostate a proprio piacimento (per il trasferimento è necessaria apposita autorizzazione).

Nel momento in cui vengono assegnate le ceneri al familiare affidatario, inoltre, deve essere redatto apposito verbale di consegna in triplice copia (uno per il responsabile del servizio cimiteriale, uno per l’affidatario, uno per l’ufficio di stato civile del Comune).

Come richiedere l’autorizzazione

L’autorizzazione per l’affido familiare delle ceneri va richiesta all’ufficiale di stato civile del Comune di decesso e del Comune dove saranno collocate le ceneri se sono diversi. Questo perché le leggi che regolamentano l’affido familiare sono comunali; quindi, un Comune non può decidere per un altro.

L’affidamento sarà approvato se il defunto in vita aveva espresso la propria volontà in tal senso. I regolamenti comunali stabiliscono anche le dimensioni delle urne e le caratteristiche dei luoghi di conservazione (soggette a controllo periodico da parte della polizia locale).

Gli obblighi del familiare affidatario

Il familiare del defunto a cui viene affidata la conservazione delle ceneri deve rispondere a diversi obblighi.

Allestire un colombario

Nell’accettare la custodia delle ceneri si impegna a realizzazione un’apposita nicchia ricavata nella parete dove sarà posizionata stabilmente l’urna cineraria. Tale nicchia deve essere al sicuro da ogni profanazione.

Assicurare la visita dei familiari

I familiari del defunto devono poter fare agevolmente visita alla persona dipartita proprio come succederebbe se le ceneri fossero conservate in un cimitero. Questo anche perché per la legge le ceneri devono essere conservate in un’unica urna e non possono essere divise tra i vari familiari.

Accettare i controlli del personale comunale

La polizia locale può periodicamente controllare lo stato di conservazione dell’urna cineraria e l’effettiva dimora presso il domicilio dichiarato.

Rispondere penalmente della profanazione delle ceneri

Vi è una responsabilità penale del soggetto affidatario in caso di un’eventuale profanazione dell’urna cineraria: a questa non possono essere manomessi i sigilli e le ceneri non possono essere disperse senza un’apposita autorizzazione da parte dell’ufficiale dello stato civile.

Lo stato di affidatario è a vita?

Qualora l’affidatario non voglia più conservare l’urna cineraria presso la propria abitazione o non possa più farlo (ad esempio per trasferimento in un Comune che non autorizza ciò), può riconsegnare le ceneri presso un cimitero dopo averne dato comunicazione all’ufficiale dello stato civile. Anche qualora si scelga la cremazione, ti puoi rivolgere per tutte le pratiche a Casci Ceccacci onoranze funebri. Ci trovi a Ostra (AN), in via San Francesco. Ci puoi contattare h24 ai numeri 334.3970847, 338.9522708 o 071.7980575 oppure via mail all’indirizzo info@casciceccacci.it.

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