Affrontare un lutto significa anche affrontare le pratiche riguardanti la successione. In cosa consiste e qual è la sua tempistica? Vediamolo insieme.
Cosa è la successione
La successione è una procedura giuridica con la quale il patrimonio del defunto è trasferito agli eredi. Questa può essere testamentaria, quando è presente un testamento, o legittima, quando è regolamentata dalla legge e si basa sul grado di parentela. Anche in caso di testamento, la legge italiana tutela il coniuge e i figli assicurando loro una quota di eredità (la legittima).
La successione è automatica?
Gli eredi possono accettare l’eredità o rifiutarla. Da sottolineare come l’eredità comprende sia i beni mobili e immobili posseduti dal defunto sia i suoi debiti.
L’accettazione della successione può essere formale, con una dichiarazione dal notaio o dal cancelliere del tribunale dove il defunto aveva l’ultimo domicilio, o tacita, quando si deduca da un comportamento specifico (ad esempio la vendita di un mobile). L’accettazione dell’eredità può avvenire anche con beneficio di inventario: in questo modo si accetta l’eredità ma tenendo distinti il patrimonio personale e quello ereditato (in questo modo il pagamento di eventuali debiti non va a intaccare il patrimonio personale). Questa modalità è obbligatoria per minorenni e interdetti; per minori emancipati e inabilitati;per persone giuridiche, associazioni, fondazioni ed enti non riconosciuti, escluse, le società commerciali.
La dichiarazione di successione
Entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide con il giorno del decesso, deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. I 12 mesi, in casi particolari, scattano dalla scadenza del termine per la formazione dell’inventario o dalla data della rinuncia.
Sono esonerati alla dichiarazione di successione il coniuge e i parenti in linea retta a condizione che l’attivo ereditato non supera i 100mila euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.Nel caso in cui vi siano più eredi, basta che la dichiarazione di successione sia presentata da uno solo di essi.
Le imposte di successione
Quando si diventa eredi bisogna anche assolvere a una serie di obblighi fiscali, quale il pagamento delle imposte di successione che dipendono dal grado di parentela e valore ereditato. Fino a 1milione di euro per ogni erede coniuge e figli non pagano nulla. Se gli eredi sono i fratelli la franchigia è di 100mila euro a testa. Se si supera il milione di euro l’imposta di successione è del 4% per coniuge ed eredi in linea retta, del 6% se si tratta di altri familiari, dell’8% se si eredita da estranei.
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